Il patron giallorosso a RMC Sport Network durante la trasmissione 'Maracanà' : “Noi avevamo un sogno qualche anno fa, lo abbiamo realizzato solo otto mesi fa e sapevamo che sarebbe stato molto difficile. Non abbiamo mai pensato che sarebbe stato impossibile e non lo pensiamo nemmeno adesso. Bisogna andare a dormire sapendo che di più non si poteva fare e allora hai vinto, indipendentemente dal risultato: vinci se sei in pace con te stesso. Oggi non possiamo dire vinceremo, ma possiamo dire di aver fatto quello che dovevamo fare e per la coscienza di un uomo è la cosa più importante. La notte magica della promozione in Serie A oltre a ricordarla per le emozioni, i colori, le sensazioni, la ricordo anche per quella mia lunghissima corsa nel campo dove quasi tutti pensavano che non sarei arrivato dall’altra parte. Quella corsa non è ancora finita. Noi nasciamo per correre e stiamo ancora correndo. Stiamo continuando a perseguire il sogno e abbiamo il dovere di non farlo sfumare troppo presto. Apparteniamo a quel genere umano che è l’unico animale di questo mondo che può alzare la testa e guardare le stelle e lo conserviamo anche dall’ultimo posto. Abbiamo sempre la testa alzata, guardiamo verso l’alto, ci vengono i capogiri e, pur sapendo che non si può fare, ci proviamo lo stesso. Solo chi non prova le cose impossibili non le cambia. Noi ci proviamo e probabilmente le cambieremo”.
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